Sfollati per l’ennesima volta

Alla mezzanotte di stasera gli aquilani provvisoriamente ospitati  nell’ Ex Caserma Campomizzi “saranno invitati” a lasciare gli alloggi senza neanche una chiara destinazione alternativa. Alcuni dovranno andare presso la Caserma della Guardia di Finanza, isolata e ipermilitarizzata, altri non sanno quale sarà la loro sorte. E’ questo l’ennesimo capitolo dell’esodo di quella grossa fetta di popolazione che a due anni e mezzo del terremoto non si vede ancora riconosciuto il diritto all’abitare. Motivo ufficiale dello sfratto è la destinazione della struttura ad alloggio per studenti universitari . Motivo reale è la totale impreparazione delle autorità competenti alla gestione dell’emergenza abitativa che coinvolge unitamente aquilani e studenti, famiglie e single, migranti e residenti.

Consapevoli del ruolo primario che l’Università ha e ha avuto nello sviluppo economico, culturale e umano della nostra città, esprimiamo, come cittadini e come studenti,  piena solidarietà agli sfollati.  Ribadiamo che questo ennesimo attacco non deve assolutamente portare a ulteriori situazioni di conflitto , ma piuttosto spingerci a rivendicare unitamente i nostri diritti, contro chi, nel tentativo di tutelare interessi di lobby economiche, ne continua a far pagare il prezzo ai più deboli.

Anche per questi motivi saremo in piazza giovedì 7 Luglio, contro l’intera classe dirigente, commissari, vicecommissari e sindaci conniventi, scenderemo per le strade della nostra città a manifestare la nostra rabbia perché vadano via tutti, nessuno escluso.

ASILO OCCUPATO, CASEMATTE, COMITATO 3e32

 

IL VOSTRO TEMPO È FINITO. MO’ JETESENE TUTTI!!!

A L’Aquila non c’è lavoro e non c’è futuro, per i giovani semplicemente non ci sono prospettive.
I soldi per la ripresa socio-economica del cratere vengono sistematicamente dirottati altrove senza alcun imbarazzo.
È il caso della sanità, della ferrovia, delle scuole e dell’università.
La ricostruzione pesante è ferma nel centro de L’Aquila, in periferia e in tutti i centri del cratere!!!
Non esiste un’idea per la città e il suo territorio, se non la sua triste devastazione.
Molte famiglie e single, poveri e nuovi poveri di questa L’Aquila sono senza casa e senza assistenza, vittime dei deliri di onnipotenza della struttura commissariale dell’emergenza e lasciati soli di fronte il mercato, libero di alzare i prezzi degli affitti all’infinito.
CONTRO TUTTA QUESTA CLASSE DIRIGENTE
COMMISSARI VICE COMMISSARI E SINDACI CONNIVENTI
Contro i LORO GIOCHETTI E I LORO RIMPALLI DI RESPONSABILITA’
ANDATE VIA TUTTI!!!
BASTA MACELLERIA SOCIALE, ALZIAMO LA TESTA ROMPIAMO IL LORO GIOCO.
creiamo sempre più autorganizzazione, auto-sostentamento, solidarietà e rompiamo il ricatto dell’assistenza che ci fanno elemosinare a duro prezzo.

Per fare questo è necessario che tutta la popolazione abbia più fiducia in se stessa, nelle idee che vengono dal basso e nelle pratiche che ne scaturiscono.
Va subito consolidata la rete di soccorso popolare che in questi anni si è creata per una reale ricostruzione sociale.

NON ABBIAMO BISOGNO DI CHI IN DUE ANNI NON È RIUSCITO A LANCIARE
NESSUNA IDEA DI ATTRATTIVITÀ E FUTURO PER QUESTO TERRITORIO
e lo sta mandando solo allo scatafascio e alla definitiva rovina per arricchirsi sulla nostra pelle.

È necessaria un’immediata e radicale inversione di tendenza prima che sia davvero troppo tardi.
Basta con la politica di Chiodi, Cicchetti e Cialente che consiste unicamente nell’elemosinare aiuto da un politico corrotto come Gianni Letta coinvolto ora nell’ennesimo scandalo P4.
L’Aquila può essere sin da subito la città dei giovani.
Una città in cui le nuove generazioni sono le protagoniste di una L’Aquila che si ricostruisce su basi di apertura e libertà di una “L’Aquila città europea” altro che i deliri securitari e identitaristi della destra, che vorrebbero lasciarci rinchiusi nelle nostre secolari paure e facilmente governabili.
Da generazione senza futuro le nuove devono essere le generazioni protagoniste.
Diamo le nostre idee per la città, creiamo da subito reddito e lavoro.
Perché la ricostruzione e i cantieri sono fermi questa è la verità e la responsabilità è di chi sinora ha gestito le cose: commissario, comune, ingegneri, costruttori.
C’è subito bisogno di un cronoprogramma, dell’applicazione della legge popolare, di diritti.
Per ora c’è sopratutto bisogno subito di una nuova importantissima manifestazione di rottura.

PER QUESTO E PER TUTTO QUELLO GIÀ ENUNCIATO SU QUESTO VOLANTINO
GIOVEDÌ 7 LUGLIO SAREMO PER LE STRADE DI L’AQUILA, DELLA NOSTRA CITTÀ.

ASILO OCCUPATO, CASEMATTE, COMITATO 3e32

 

Solidarietà alla Val di Susa

L’Asilo occupato e il movimento NO TAV: tutta la nostra solidarietà.

Conosciamo e condividiamo per intero le ragioni della lunga lotta portata avanti per anni dal movimento NO TAV.

Sono le stesse ragioni che hanno portato anche tutte e tutti noi a manifestare contro la devastazione del nostro territorio in questi anni post-terremoto.

Abbiamo conosciuto tante donne e tanti uomini della Val Susa in questi anni ed è nato anche un rapporto umano oltre che politico fatto di affetti, simpatie, condivisione di percorsi e idee.

Quello che sta succedendo oggi ci colpisce profondamente e ci indigna ancora di più per l’azione violenta e repress

iva promossa da questo governo e messa in atto dalle pseudo-forze dell’ordine.

Non solo il comportamento del governo è di una gravità inaudita ma anche peggiore è l’atteggiamento vergognoso di partiti politici – come il PD – che sostengono le violenze delle forze dell’ordine e la realizzazione di un progetto che, l’abbiamo detto tante volte, è inutile e dannoso.

L’assemblea dell’Asilo occupato, tenutasi ieri pomeriggio, esprime tutta la sua solidarietà ai movimenti che in queste ore stanno attuando forme di resistenza per cercare di impedire la realizzazione del progetto dell’alta velocità.

ASILO OCCUPATO, CASEMATTE, COMITATO 3e32